Premesso che, come detto più volte, noi di RA Invest Solution siamo contrari a quello che sta succedendo in Ucraina, non sappiamo chi abbia ragione o chi torto, ma la guerra non è assolutamente una soluzione.
Detto questo, vorremmo analizzare quello che sta succedendo sui mercati in questi giorni.
Vorremmo partire dicendo che la Russia è uno dei primi cinque produttori al mondo di:
palladio, gas, petrolio, platino, potassio, alluminio, oro, nichel e acciaio, in più, insieme all’Ucraina, produce ⅓ del grano mondiale.
La conseguenza dal punto di vista dei costi delle suindicate materie prime, è abbastanza evidente.
Di seguito, con l’aiuto di qualche grafico, andremo ad analizzare nel dettaglio come sta reagendo il mercato alla guerra in corso e cosa potrebbe accadere.
Il Petrolio
Partiamo dal petrolio greggio, il cui prezzo era sceso fino a circa 6$ al barile a Marzo 2020 a causa della pandemia e risalito a prezzi normali a Maggio 2021, toccando i 60$ al barile. Adesso il prezzo ha superato i 120 $ al barile.
Nel grafico possiamo notare la crescita che il petrolio ha avuto dal primo Dicembre, quando le voci sulla guerra erano lontane. Infatti da 62 $ al barile circa, si è passati a 95 $ in quasi 3 mesi, una crescita importante di 32 $ al barile. Continuando a guardare, si nota l’impennata avuta dal 25 Febbraio al 7 Marzo, 35 $ di crescita al barile in solo 7 giorni lavorativi, ricordiamo che i mercati sono chiusi nel week end.
Cosa significa questo tradotto in un potenziale investimento?
Vi spiego subito come calcolarlo. Diciamo che abbiamo una piattaforma con la possibilità di operare sul petrolio utilizzando una leva finanziaria 1:100 e decidiamo di aprire 1 lotto di petrolio il giorno 25 Febbraio al prezzo di 95 $ al barile. Considerando che un lotto di petrolio equivale a 1000 barili, abbiamo un investimento totale di 87000 euro circa (95000 $), ma utilizzando la leva 1:100, diventa di 870 euro. Abbiamo detto che in 7 giorni lavorativi il petrolio ha subito una crescita di 35$ al barile, quanto sarebbe il nostro profitto? Semplice.
35000 dollari, ovvero, 32000 euro.
La cosa a questo punto, potrebbe sembrare surreale, investire 870 euro per guadagnarne 32000 euro in soli 7 giorni, ma è solo e semplicemente matematica ed è solo e semplicemente quello che può fare il trading online, fatto nel modo giusto e con un broker onesto.
Augurandoci che la guerra finisca il prima possibile, possiamo ipotizzare ancora una crescita del petrolio, che potrebbe raggiungere i 150 $ al barile, ma anche superarli, per poi tornare alla normalità quando l’incubo sarà finito.
All’inizio dell’articolo vi avevo accennato che la Russia è uno dei maggiori produttori non solo di petrolio, ma anche di altre materie prime e insieme all’Ucraina di frumento.
A seguire alcuni grafici, ma senza tanti calcoli, solo per capire quello che offre in questo momento il mercato delle materie prime operando con i CFD.
L’oro.
Dal 31 Gennaio ad oggi, l’oro ha avuto una crescita di circa 240$ l’oncia.
Il frumento.
Il frumento dal 22 Febbraio ad oggi, è passato da una quotazione di 806 $, a 1306 $, andando quasi a raddoppiare il prezzo, in meno di 2 settimane.
Ovviamente, questi sono solo alcuni esempi di quello che succede sui mercati, perché molto ci sarebbe da raccontare sull’azionariato, sul cambio valutario o sugli indici.
Se vuoi approfondire, contattaci, siamo disponibili ad offrire gratuitamente formazione, informazione e aiuto nella scelta del broker giusto.
Ricorda che il mercato non va mai in una sola direzione, dopo una grande crescita esiste sempre una discesa e viceversa.
Se vuoi cambiare il tuo tenore di vita in meglio, affrettati questo è il momento.